Vi offriamo ora alcuni consigli tecnici su come affrontare al meglio i problemi ricorrenti legati al rumore proveniente dall’esterno.

Come nel caso in cui stessimo cercando di ridurre il rumore che emettiamo all’esterno, è la giusta combinazione delle diverse soluzioni indicate di seguito, aumentando leggermente gli spessori consigliati, che produrrà il effetto desiderato.

Non ci imbarcheremo in una conferenza sull’isolamento acustico negli edifici qui, ma vogliamo ricordare agli appassionati di fai da te alcuni suggerimenti pratici facili da implementare. Per domande più complesse, iv consigliamo di contattare un professionista, come gli acustici sopra menzionati, o anche un’azienda specializzata nel settore.

Esistono principalmente quattro tipi di rumore domestico (esclusi quelli che produciamo noi stessi):
• Rumore proveniente dall’esterno dell’edificio (falegnamerie esterne)
• Rumore proveniente dai piani superiori o inferiori dell’edificio, a sua volta segmentato tra rumore da impatto e rumore per via aerea
• Rumore proveniente da altre unità abitative al piano di sopra
• Rumore proveniente da impianti (sciacquoni, ascensori, autoclavi), che richiedono interventi specialistici tenendo conto della fonte del rumore, e che non verranno qui trattati.

Per quanto riguarda il rumore proveniente dall’esterno dell’edificio, è principalmente il problema dei serramenti esterni, delle chiusure di porte e finestre, che sono, acusticamente parlando, la parte più permeabile delle pareti.
Si consiglia quindi in primo luogo di considerare la sostituzione della falegnameria originale con altre più recenti, aventi proprietà acustiche.

Il rumore di fondo e i pannelli fonoassorbenti a soffitto

Abbiamo però notato che un sensibile miglioramento si ottiene solo nei casi di sostituzione di falegnameria molto vecchia con altre di nuova generazione (a più ante, con doppi vetri), mentre per quelle installate più recentemente (dagli anni ’80), c’è rischio di non vedere un miglioramento significativo della situazione (guadagnando forse 2 o 3 decibel), per un costo di funzionamento talvolta molto elevato.

Per guidarvi nella scelta, vi consigliamo di controllare attentamente i dati della scheda tecnica relativi all’indice di potere fonoisolante, in particolare l’indice Rw.

È necessario tenere presenti le seguenti considerazioni:
Una chiusura con buone proprietà acustiche raggiunge un indice Rw prossimo a 35 dB, non fare affidamento su valori superiori a 40 dB, che non sono realistici per chiusure normalmente utilizzate in edilizia.
Prima di lavorare sulla falegnameria, consigliamo di studiare attentamente la parte di rumore che proviene dai cassonetti per avvolgibili perché molto spesso c’è solo un semplice pannello di legno a separarci dall’esterno. Ispezionare anche la parte del muro dietro i radiatori, che a volte è estremamente sottile.

Vi consigliamo in questo caso specifico, di intervenire ad esempio utilizzando delle quadrotte in cartongesso di massa consistente, o meglio ancora con lastre di silicato di calcio, evitando invece materassi in schiuma di piccole dimensioni o in materiali leggeri che producono scarsi risultati.

Vediamo ora il caso del rumore proveniente dai piani superiori o inferiori dell’edificio in cui viviamo, che è la parte più complessa dell’isolamento acustico in edilizia.

Il caso tipico è il rumore d’urto o di impatto proveniente dal piano superiore. Questo tipo di rumore e la sua trasmissione sono direttamente legati alla struttura dell’edificio in quanto l’impatto (calpestio, caduta di oggetti, porte che sbattono, ecc.) genera vibrazioni che vengono trasmesse dalla struttura dell’edificio stessa.
A tal proposito affermiamo risolutamente che qualsiasi intervento sarà solo di carattere palliativo, a meno che non sia possibile intervenire direttamente sul pavimento del piano superiore, oppure creare un cassone acustico per avere una stanza completamente insonorizzata, ma si tratta allora di casi estremi.
Infatti, i rumori da impatto al piano superiore vengono trasmessi leggermente per via aerea, mentre viaggiano molto velocemente per via solida, attraverso la messa in vibrazione della materia solida della struttura edile. Questi suoni strutturali che colpiscono il pavimento al piano superiore si propagano nella nostra stanza non solo attraverso il pavimento ma anche attraverso pareti e muri.

È quindi più facile capire perché installare solo un controsoffitto acustico non costituirebbe una soluzione sufficiente.

Al contrario, in caso di rumore per via aerea al piano superiore (ad esempio un televisore ad alto volume), un controsoffitto in laminato di buona qualità (spessore min. 12-15 cm) con cartongesso, lana minerale e guaina bituminosa, può dare ottimi risultati.
Per quanto riguarda i suoli, la questione è più complessa.
Ci sono generalmente due tipi di intervento, uno prevede la rimozione e la sostituzione del massetto e del pavimento esistenti, l’altro prevede la posa di un nuovo pavimento in laminato sul pavimento esistente.
Nel primo caso si ottengono ottimi risultati, ad esempio con un pavimento in legno posato su un sottofondo di sabbia. Esistono altre soluzioni che sostituiscono i massetti originali con una struttura alleggerita in appoggio su supporti in spugna, gomma o feltro, utili a limitare il rumore che emettiamo verso il piano inferiore, ma che riducendo la massa complessiva a terra, può talvolta aumentare il problema del rumore in ingresso.

Se si vuole installare un nuovo parquet sopra il pavimento esistente, la soluzione consigliata è quella di realizzare una struttura portante con doghe in legno posate su nastri di gomma, sulla quale sarà apposto un pannello portante in materiale tipo Medium Density (MD), che costituirà poi il supporto del nuovo pavimento in laminato. Si può eventualmente coprire il pannello in MD con uno strato finale di spugna per evitare cigolii. Lo spazio tra le doghe di sostegno deve essere sigillato con pannelli di lana minerale per evitare qualsiasi risonanza.

Nel caso di un parquet laminato aggiunto su un pavimento originale, non dimenticare che questo può modificare l’altezza del soffitto, il senso di apertura delle porte o l’altezza dei radiatori. Fare attenzione quando si lavora su pavimenti o soffitti a non ridurre troppo l’altezza nei locali trattati e a rispettare gli standard di altezza regolamentari.

Infine, per quanto riguarda l’isolamento acustico da altre unità abitative al piano superiore, si consiglia di valutare l’installazione sulle pareti di cartongesso stratificato simile a quello di cui abbiamo parlato per i controsoffitti, considerando che altri materiali presentati come high-tech e spesso ad alto costo producono risultati abbastanza simili.

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